martedì 14 luglio 2015

ARCANGELA PALADINI BROOMANS (Biografia in work-in-progress)



CRONOLOGIA DELLA VITA DI
ARCANGELA PALADINI BROOMANS
 (in work -in-progress e in aggiornamento)



1596        ARCANGELA o ARCANGIOLA PALADINI nasce a Pistoia il 29 settembre da FILIPPO PALADINI o PALLADINI o PALLADINO o PALADINO di LORENZO,  pittore e musicista pistoiese.e da PERSIA CILLI. Ha due fratellastri, LORENZO, di almeno dieci anni più grande di lei e ISIDORO, oltre a due sorelle, BARBERA, nata il 17 luglio 1594 e AURORA, battezzata il 31 agosto 1599.

1600        Suo padre lavora a Pisa e i suoi fratellastri già lo seguono come allievi nella realizzazione del  mosaico sul portale destro del Duomo di Pisa, raffigurante “San Giovanni Evangelista”, oggi andato distrutto.

1601        Arcangela e le sorelle crescono in casa prevalentemente sole con la madre. Suo padre è a Livorno per collaborare alla decorazione della Loggia di Piazza Grande.

1602        Continua a crescere in casa con sua madre e con le sue sorelle.

1603        Già manifesta le sue prime doti di artista imbrattandosi le mani con le terre e i colori nella bottega di suo padre. Sua madre raggiunge suo marito a Pisa, con tutti i figli dove egli è impiegato dall’agosto a dipingere alcune illustrazioni botaniche presso il Giardino de’ Semplici.

1604        Suo padre FILIPPO, con a fianco LORENZO e ISIDORO, affresca il Chiostro di Santo Stefano a Pisa, con un "Santo Stefano adorante il Crocifisso", oggi andato perduto. Nasce LUCA, un fratellino, che viene battezzato a Pisa il 18 ottobre.

1605        Suo padre inizia i lavori del mosaico della Porta di San Ranieri a Pisa, sempre affiancato da LORENZO e ISIDORO.

1606        Suo padre termina i  lavori del mosaico della Porta di San Ranieri a Pisa, affiancato da LORENZO.

1607        ARCANGELA si dedica già alla pittura, alla poesia, al ricamo, all'arte degli arazzi, alla musica e al canto, mentre suo fratello LORENZO aiuta suo padre nel lavoro di decorazione costituito da gigantesche figure della "Virtù" e delle "Arti", inframmezzate da "Putti con Ghirlande e Stemmi”, sulla facciata principale del Palazzo dell’Orologio a Pisa.

1608        Si forma nell’eccellente scuola di Pisa, fondata da BACCIO LOMI GENTILESCHI, insieme ad AURELIO LOMI GENTILESCHI, allievo anche del BRONZINO e del CIGOLI, ORAZIO LOMI GENTILESCHI, ARTEMISIA LOMI GENTILESCHI, ERCOLE BEZZICALUVA, GIOVANNI DEL SORDO, ZACCARIA RONDINOSI e ORAZIO RIMINALDI, GIOVANNI STEFANO MARUCELLI, DOMENICO BONGI, CAMILLO GABRIELLI GIUSEPPE MELANI. Muore a Pisa suo padre lasciando sospesi i lavori presso il Palazzo dell’Orologio, che vengono ultimati da STEFANO MARUCELLI.

1609        ARCANGELA lascia la casa materna perché viene richiesta alla Corte di Firenze da MARIA MADDALENA D'AUSTRIA e da suo marito COSIMO II DE' MEDICI Granduca di Toscana.

1610        Abitando alla Corte del Granduca, ha modo d’incontrare GALILEO GALILEI, richiamato in Toscana da COSIMO II perché torni ad insegnare all’Università di Pisa.

1611        Ricama per CRISTINA DI LORENA e per MARIA MADDALENA D’AUSTRIA.

1612        Si esercita nell’arte degli arazzi, oltre che nella pittura, seguita dal suo maestro JACOPO LIGOZZI.

1613        Viene affidata dal Granduca al Maestro di musica GIOVANNI CACCINI che, a sua volta, l’affianca a sua figlia, la cantante FRANCESCA CACCINI detta CECCHINA, perché si eserciti nel canto. 

1614        Viene presentata dalla Granduchessa al Maestro di arazzeria presso la Corte del Granduca, JAN BROOMANS, di Anversa, figlio di JAN BROOMANS. Questi, insieme ad un tappezziere di Anversa, PEIERRE VAN ASSELT, è iscritto alla Confraternita di Santa Barbara dei Fiamminghi in Firenze, una prestigiosa comunità dei Paesi Bassi che raccoglie tessitori, ricamatori e tappezzieri. ARCANGELA affina anche l’arte della poesia, sperimentando anche l’improvvisazione. La Granduchessa Madre CRISTINA DI LORENA, che l’ha presa sotto la sua tutela, la fa educare nel Monastero di Sant'Agata in Firenze.

1615        Il 22 gennaio ARCANGELA canta in compagnia della CECCHINA e del musico della Cappella Papale GIANDOMENICO PULIASCHI. Il 15 aprile, Mercoledì Santo, COSIMO II ode la messa a letto perché malato. Poi vuole che si dia anche il tradizionale Concerto di Musica Sacra in camera sua, con FRANCESCA CACCINI e le sue allieve ARCANGELA PALADINI e VITTORIA ARCHILEI, oltre al castrato DONI e al Maestro di Cappella MARCO DA GAGLIANO. ARCANGELA ormai gode di sì tanta considerazione da parte del Granduca che egli la incarica di reperire, per suo conto, nuove cantatrici tra quelle che solitamente si esibiscono nelle osterie in città, come fanno la NAPOLETANA, GIOVAN BATTISTA DONI e VITTORIA DONI; il Granduca la incarica inoltre di fare gli onori di casa ad alcuni suoi ospiti. Il 20 agosto canta di nuovo con MUZIO EFFREM in camera del Granduca sempre più malato. ARCANGELA realizza l’arazzo “La Strage degli Innocenti”, affidatole dal suo Maestro di arazzeria e pittura JACOPO LIGOZZI, su commissione della Granduchessa MARIA MADDALENA D’AUSTRIA.

1616        Sposa GIOVANNI BROOMANS (o BROHOMANS o BROOKMAN o BROEMANS o BROWMANS), uomo religiosissimo, sempre più ricco e ormai affermato Maestro di disegno, di ricamo e di arazzeria. Il 9 aprile canta per la prima volta durante le funzioni della Settimana Santa nella Chiesa di Santa Felicita a Firenze, collegata a Palazzo PITTI da un corridoio interno, insieme alla sua maestra di canto titolare della scuola di musica di Palazzo PITTI, la famosissima FRANCESCA CACCINI detta CECCHINA. ARCANGELA esegue l’olio su rame “La Strage degli Innocenti” da JACOPO LIGOZZI, affidatole dal suo Maestro di arazzeria e pittura JACOPO LIGOZZI, su commissione di CRISTINA DI LORENA.

1617        Durante una sua esibizione stupisce tutti i presenti con sì graziosa e devota maniera, mentre rappresenta con l’azione e col canto “Santa Cecilia”. Quindi data la sua grazia, la sua bellezza e la sua connessione con la musica, viene scelta dalla pittrice ARTEMISIA GENTILESCHI per posare come modella nel suo quadro ‘’Santa Cecilia’’. Ha una prima figlia che chiama MADDALENA in omaggio all’Arciduchessa MARIA MAGDALENA D’AUSTRIA sua protettrice. Il Maestro MUZIO EFFREM, docente di DOMENICO SARTI, intanto ha composto e rappresenta per MARIA MADDALENA D’AUSTRIA e per CRISTINA DI LORENA, “Le Amazzoni di Dio”, riservando il ruolo di Sant’Orsola ad ARCANGIOLA, uno spettacolo musicale tratto dall’opera originaria “La Regina Sant’Orsola”, di ANDREA SALVADORI. ARCANGELA tiene a battesimo, assieme al Marchese SINOLFO OTTIERI, una figlia di JACOPO CICOGNINI poeta dell’Accademia degli Infiammati, il quale morirà suicida qualche anno dopo, gettandosi dalla finestra di casa. SINOLFO OTTIERI è il ‘Gentiluomo di Camera’ del Granduca, sposato con la figlia del ‘Segretario di Stato’, ma è un tipo poco raccomandabile. Si spaccia anche per musicista, compositore e al momento è processato per aver avuto rapporti sessuali con una suora di clausura nella cella d’un monastero di Firenze, appoggiato da MUZIO EFFREM, il cantante, collega e amico di ARCANGELA.

1618        Ha una seconda figlia che chiama NEERA, NEREA o NEEREA.  La sera dell'Epifania ARCANGELA riprende a cantare e si esibisce con così tanta passione per il Granduca che questi le regala una catena d'oro e duecento scudi. Il 13 gennaio canta ancora una volta con MARZIO EFFREM per il Granduca. Cantano altre sue colleghe Maria Botti Emilia Grazi. Il 28 febbraio COSIMO II, malato ormai da tempo di tisi, muore lasciando un vuoto profondo a Corte. Appena un mese dopo, il 2 aprile, Mercoledì Santo, le consuete funzioni in Santa Felicita si svolgono egualmente; per cui in quell'occasione tutti gli artisti della Corte, compresa ARCANGELA PALADINI, si esibiscono, come ogni anno, con musiche e cori. Il 21 agosto GIOVANNI BROOMANS acquista la villa fuori di Porta Romana a Firenze, da MARSILIO D’ALESSANNDRO STROZZI, detta “Villa di Monte Olivato”.

1619        Per accudire le sue figlie non può ancora riprendere a cantare, allora si dedica alla composizione musicale e alla poesia. Scrive così le “Rime Ausonie” e improvvisa versi, affascinando tutti gli eruditi presenti ai salotti. Malgrado l'Arciduchessa MARIA MADDALENA D’AUSTRIA e la Granduchessa Madre CRISTINA DI LORENA abbiano disposto che non vengano più rappresentati spettacoli musicali a Corte in quanto esse prediligono le messe e i sermoni, il 23 marzo, approfittando del fatto che i componenti più importanti della Corte si trovano fuori sede per un soggiorno a Pisa, ARCANGELA PALADINI BROOMANS, FRANCESCA SIGNORINI CACCINI e MARZIO EFFREM vengono convocati dagli altri perché si esibiscano per il loro. Pubblica le sue composizioni poetiche sul “Parnaso Italiano”.

1620        Suo marito GIOVANNI decide di acquistare la “Villa di Monte Olivato” che sembra, un tempo, fosse stata già di proprietà del precedente Granduca di Toscana FRANCESCO I. E sembra sia stato COSIMO II, l’anno scorso, prima di morire, a suggerirgli una tale opportunità, per poter così finalmente vivere libero con la sua famiglia, in perfetta intimità, in casa propria, lontani della Corte divenuta sempre più un covo di gente intrigante e pettegola, oltre che insidiosa. ARCANGELA esegue ad olio su tela, un “Ritratto di LEOPOLDO DE’ MEDICI infante”. Poi per espresso desiderio di MARIA MAGDALENA D'AUSTRIA, dipinge un "Autoritratto" il quale verrà in seguito trasferito da LEOPOLDO DE’ MEDICI, una volta divenuto Cardinale, presso la Stanza dei Ritratti della Galleria Medicea di Firenze. Nel retro della tela c'è scritto: "Ser. M. Magdalenae Austriacae Jussu Manu Propria Se Pingeabat A. D. 1621".

1621        Il 18 (o l’8 ) ottobre ARCANGELA PALADINI muore improvvisamente a Firenze di tisi, probabilmente contratta dal Granduca, afflitto dallo stesso male, per averlo frequentato tanto assiduamente. Verrà onorata con splendidi funerali dalla sua protettrice e benefattrice, la Granduchessa MARIA MADDALENA D’AUSTRIA.

1622        AGOSTINO BUGIARDINI inizia a scolpire, per ordine di MARIA MADDALENA D’AUSTRIA che vuole così onorare ancora ARCANGELA PALADINI, un nobile mausoleo in cui figura il busto di lei e due figure in mezzo rilievo rappresentanti la Musica e la Pittura.

1623        AGOSTINO BUGIARDINI continua a scolpire il mausoleo di ARCANGELA PALADINI BROOMANS.

1624        AGOSTINO BUGIARDINI muore avvelenato per cui le due figure in mezzo rilievo rappresentanti la Musica e la Pittura, vengono finite dal suo allievo ANTONIO NOVELLI. ANDREA SALVADORI o SALVATORI, come MICHELANGELO IL GIOVANE, autore di molti componimenti per musica, detta l'iscrizione funeraria da scolpire sulla sua tomba. Il mausoleo con tutti questi elementi, viene collocato all'interno della Chiesa di Santa Felicita, ma verrà poi trasferito sotto la loggia di detta chiesa. L'epicedio dice: "D. O. M. - ARCANGELA PALLADINIA JOANNIS - BROOMANS Antuerpiensis uxor - Cecinit Hetruscis Regibus - nunc canit Deo - Vere PALLADINIA quae Palladem - acu Apellem coloribus - cantu aequavit Musas - Obiit anno suae aetatis XXIII - Die XVIII octobris XDCXXII. - Sparge rosis lapidem, coelesti innoxia cantu - Tusca iacet Syren, Itala Musa iacet".

1632        La prima figlia MADDALENA BROOMANS, quindicenne, anche lei cantante come sua madre – che sarà già famosa appena ventenne – il 18 giugno entra a far parte della Comunità Musicale di San Girolamo presso la Corporazione di San Girolamo della Costa a Firenze nel Monastero delle Suore Francescane. (Nello stesso periodo esiste anche l’Oratorio di San Girolamo della Carità a Roma), frequentata già da FRANCESCA E SETTIMIA, figlie di GIULIO CACCINI. Con lei accedono OLIMPIA LANDUCCI, nipote di GALILEO GALILEI, CATERINA MARTINELLI e la decenne MARGHERITA SIGNORINI, figlia di FRANCESCA CACCINI. Sue cantanti contemporanee, sono Liliana Mattagnani, Ilaria Guicciardini, Agata Casetta e i cantanti Andrea Rothe, Giuseppe Rosi, Giovanni Cabras.

1633        GIOVANNI BROOMANS, ormai vedovo da undici anni, sposa LAURA RICCI, una giovane fiorentina, figlia di DOMENICO RICCI.

1636        (?) NEERA BROOMANS, diciottenne, sposa GIUSEPPE VERDI di Firenze. Suo padre GIOVANNI BROOMANS le dona la “Villa delle Scalere” da portare in dote per il suo matrimonio.




OPERE LETTERARIE DI
ARCANGELA PALADINI BROOMANS
(esistenti e da rintracciare, comunque menzionate nei documenti negli archivi)


Opere da rintracciare


1.     Rime Ausonie 

Raccolta di composizioni in versi.

[del 1617?]

Firenze


2.Versi

Raccolta di composizioni poetiche

[del 1620?]

Sul “Parnaso Italiano”

Scritti per Fanciulli, [in:] “Letture di Famiglia”, Tip. Galileiana di M. Cellini e C., Firenze 1854, vol. 1




OPERE PITTORICHE DI
ARCANGELA PALADINI BROOMANS
(esistenti e non rintracciate, comunque menzionate nei documenti negli archivi)


Opere esistenti


1.             Autoritratto.

Scritta sul retro  ``Ser. M. Magdalenae Austriacae Jussu Manu Propria Se Pingebat A. D. 1621``

Olio su tela, 54,5x43,5 cm.

Restaurato nel 1967.

Galleria degli Uffizi, Firenze (Catalogo Generale: A/657)                             


Opere da rintracciare


1.             La Strage degli Innocenti.

Arazzo

Del 1615.

Su commissione della Granduchessa Maria Maddalena d’Austria, affidatole dal suo Maestro di Arazzeria e Pittura Jacopo Ligozzi.

Maria Giovanna Masera, Arcangiola Paladini, [in:]``La Rassegna Musicale``, Roma 1940-41-42, p. 50-53.


2.             La Strage degli Innocenti, da Jacopo Ligozzi.

Olio su rame

Del 1616.

Su commissione di Cristina di Lorena, affidatole dal suo Maestro di Pittura Jacopo Ligozzi.

A.S.F. Guardaroba Medicea 335 – inserto 1, e 5r. DANI, 1915, pp. 15-16

Lucilla Conigliello, Jacopo Ligozzi: le vedute del sacro monte della Verna : i dipinti di Poppi e Bibbiena, 1992.


3.             Ritratto di Leopoldo De’ Medici infante. Ne esiste un altro agli Uffizi, di Justus Sustermans, del 1622.

Olio su tela.

Del 1621 o 1622.

Esposto nella Galleria degli Uffizi, Firenze.

(Ambrogio Levati, Dizionario Biografico Cronologico: Donne illustri:, Voll 2-3, Nicolà Bettoni, Milano 1822)


4.             Ricamo

ago e filo su tessuto

Esposto nella Galleria Ducale di Pisa.

Elizabeth Fries Ellet, Women artists in all ages and countries, Harper & Brother, New York 1859, p. 60

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VIDEO SUL RINASCIMENTO E SUI MEDICI
https://www.youtube.com/watch?v=b3A7NozzCAc
https://www.youtube.com/watch?v=IiAvx7nCB7Q

(Foto da https://www.axisweb.org/p/vickicooke/)

“Frammenti di Arcangela Paladini”, di Vicki Cooke, del 2013, disegno / collage di 76 cm x 56 cm x 2 cm

RASSEGNA STAMPA

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https://prabook.com/web/arcangela.paladini/2595851
(in inglese)

BOOK WIKI


https://boowiki.info/art/peintres-italiens-du-xviie-siecle/arcangela-paladini.html

(in francese)








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